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Convegno: “Olio Extra Vergine di Oliva, Il gusto di stare bene”

Si è svolto oggi 28 Marzo, presso l’università IULM di Milano, il convegno dal titolo “Olio Extra Vergine di Oliva Il gusto di stare bene”. Oggetto dei diversi interventi che si sono susseguiti durante una mattinata ricca di spunti, è stata la relazione tra qualità dell’olio extravergine d’oliva e le sue proprietà nutrizionali e nutraceutiche.

Ha aperto il convegno il Dott. Piergiorgio Sabatini, Presidente e AD di Farm Computer System, che ha spiegato le iniziative di Unapol volte a migliorare la qualità dell’olio d’oliva.  A tale scopo, secondo il Dott. Sabatini, è necessaria una standardizzazione dei processi attraverso l’uso di certificazioni ISO.

Ha proseguito il Prof. Vincenzo Russo, Direttore Scientifico del Master in Food and Wine Communication IULM, che ha illustrato i più recenti studi sul marketing applicati al mondo delle etichette e dei prodotti di consumo come l’olio d’oliva, sull'importanza di una comunicazione chiara e su come sia fondamentale lavorare in quest’ambito per accrescere le conoscenze sul comportamento e sulle abitudini dei consumatori.

Particolarmente interessante è stato l’intervento della Dr.ssa Filomena Corbo, Prof. Associato di Chimica degli Alimenti presso il Dipartimento di FarmaciaScienze del Farmaco Università degli Studi Aldo Moro Bari, che ha evidenziato li effetti benefici dell’olio d’oliva sull'uomo, a partire già dall'età prenatale. L’olio d’oliva, sostiene la dottoressa, è assimilabile ad un “quasi farmaco” tanti sono i suoi effetti benefici. Non tutto l’olio d’oliva è però uguale: un eccellente olio da un punto di visa gastronomico, non è necessariamente sinonimo di buon olio da un punto i vista nutraceutico.

Dopo l’introduzione scientifica iniziale, la parola è passata agli attori principali della diffusione culturale e valoriale dell’olio d’oliva: degustatori gastronomici e ristoratori. Nello specifico, Paolo Zaccaria ha raccontato la sua esperienza di degustatore, giornalista e divulgatore in ambito olivicolo. Zaccaria ha rimarcato l’importanza di una degustazione consapevole dell’olio e di come ci sia ancora molta strada da compiere per colmare il divario che sussiste fra le degustazioni di vini e di olio d’oliva. Queste ultime si sono troppo spesso appiattite sul modello delle prime quando invece si configurano come un’esperienza dalle modalità differenti.

Lo chef Umberto Vezzoli e il ristoratore Angelo Fusillo hanno raccontato la loro esperienza dal loro punto di vista di ambasciatori e fruitori dell’olio extravergine d’oliva.

Interventi inattesi ma graditissimi sono stati quelli di Dr.ssa Anna Cane (ASSITOL) e Paolo Mariani (presidente FOOI). La Dottoressa Cane ha parlato della sua lunghissima esperienza di assaggiatrice. Paolo Mariani ha invece fatto un veloce punto sull’importanza dell’associazionismo in ambito olivicolo per limitare la frammentazione di produttori e trasformatori sul territorio italiano. (L’intervento completo sarà presto disponibile sulla pagine Facebook di AssoFrantoi)

Il convegno è stato chiuso da Tommaso Loiodice, presidente UNAPOL che ha riassunto i temi emersi e ha lanciato un augurio per il futuro dell’associazione richiamandola all'unità e ad un clima famigliare, utili al conseguimento degli obiettivi di UNAPOL e dell’incontro odierno: un olio di maggiore qualità e una crescente diffusione della cultura olivicola sia negli attori protagonisti che nei fruitori finali.

A seguire tutti i presenti sono stati invitato ad una degustazione.

Accordo di libero scambio UE – Giappone

Sono stati resi importanti aggiornamenti circa il trattato bilaterale UE - Giappone sul libero scambio.
Il trattato, dopo la ratifica da parte di entrambe le parti è entrato definitivamente in vigore.

Grazie ad un report pubblicato da Confaricoltura, siamo in grado di riassumere il lungo iter che ha portato a questo accordo fondamentale per gli scambi commerciali tra l'Unione Europa e il Giappone.

All'interno del report sono in oltre evidenziati tutti i dati relativi all'import-export delle due realtà.

Si legge in oltre che:


Si tratta di un Accordo economico globale tra l’Unione Europea ed il Giappone che riguarda tutti i settori produttivi, i servizi, la protezione degli investimenti e della riservatezza dei dati personali, il lavoro, gli appalti pubblici, l’ambiente e lo sviluppo sostenibile, eccetera. Nel negoziato gli obiettivi enunciati dall’Unione Europea sono stati i seguenti:

Eliminare gli ostacoli agli scambi e rendere più facile per le imprese dell'UE vendere beni e servizi in Giappone; - Aiutare l'UE ed il Giappone a delineare norme commerciali globali in linea con i nostri standard elevati e i nostri valori comuni di democrazia e Stato di diritto.

L’olivicoltura italiana fa sistema per difendere l’extravergine

E’ l’obiettivo del patto tra le più importanti realtà del settore per costruire una strategia comune in difesa di un prodotto 100% made in Italy

Promuovere la qualità dell’olio extravergine d’oliva italiano riconoscendo ad ogni componente della filiera il giusto valore per il proprio lavoro. È l’obiettivo del patto tra le più importanti realtà del settore olivicolo che confermano l’intento di costruire una strategia comune, attraverso la Filiera olivicola olearia italiana (Fooi), soprattutto in un’annata che ha acuito la crisi del comparto.
Le associazioni più rappresentative della produzione, Italia Olivicola e Unapol, le uniche due realtà associative della trasformazione, Aifo e Assofrantoi, e l’associazione dell’industria olearia italiana, Assitol, che da mesi portano avanti un progetto di filiera dal campo alla tavola per favorire il consumo del prodotto simbolo della dieta mediterranea e del made in Italy nel mondo, hanno dato il via al primo contratto di filiera targato Fooi.

Un accordo che consente alle industrie aderenti di commercializzare olio extravergine d’oliva 100% italiano di alta qualità acquistato dai migliori produttori del nostro Paese ad un prezzo decisamente superiore alla media del mercato. Infatti, l’acquirente si impegna a pagare al produttore una maggiorazione di 40 centesimi al Kg sul prezzo medio dell’olio extravergine d’oliva 100% italiano di alta qualità rilevato dalla Borsa Merci di Bari al momento della compravendita.

“Si tratta di un risultato importante per i tanti olivicoltori alle prese con numerosi problemi stagionali che ne hanno compromesso il raccolto. Allo stesso tempo, gli industriali puntano con decisione sull’eccellenza del prodotto italiano, che per le sue qualità nutraceutiche non ha eguali nel mondo”, sottolinea il presidente Fooi, Paolo Mariani. Che aggiunge: “Porte spalancate a tutte le realtà associative del settore che in questo momento non rientrano nell’accordo. Non ho ragione di dubitare che, di fronte al valore di questo importante accordo, possano essere messi da parte sterili interessi di bandiera per il bene dell’olivicoltura italiana”.
Durante l’incontro nella Sala Cavour del Mipaaft è stata ribadita l’intenzione di aprire il confronto sia alla Grande distribuzione organizzata (Gdo), sia alle associazioni dei consumatori per rappresentare al meglio tutte le realtà interessate dal settore olivicolo. È stata annunciata anche la costituzione di un comitato tecnico scientifico che supporterà il Fooi in tutte le attività dei prossimi mesi.

fonte: La Repubblica.it

Olio evo Made in Italy: entra nella fase operativa l'accordo tra Deoleo e Confagricoltura. Tre incontri programmati in Sicilia, Calabria e Puglia

Il protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso giugno tra Confagricoltura e Deoleo Spa entra nella sua fase operativa. Tre gli incontri programmati, in Sicilia, Calabria e Puglia, tra i dirigenti dell’azienda olearia, frantoi e produttori associati all'organizzazione agricola, con l’obiettivo di illustrare finalità e modalità di applicazione dell’accordo. Il primo, oggi, presso la Camera di Commercio di Palermo.
Gli incontri territoriali sono l’occasione per verificare i requisiti dei frantoi partecipanti alle attività per la prima annualità e per coinvolgere ulteriori operatori per le annualità successive.
Il protocollo prevede di avviare interventi diretti all'incremento dei mercati di sbocco per le produzioni olearie, con un contestuale miglioramento sia della produzione che della produttività a livello agricolo italiano; ma anche di implementare alcune caratteristiche qualitative dell’olio di oliva extravergine e la sostenibilità della sua produzione a condizioni mutualmente vantaggiose per tutti gli operatori della filiera.
L’impegno sarà, quindi, quello di lavorare insieme per creare valore aggiunto nella filiera, attraverso azioni che puntino ad un aumento della produzione, della produttività, della qualità e della sostenibilità.
“Stiamo lavorando per nuovi rapporti di filiera, puntando sulla condivisione degli obiettivi, in un’ottica interprofessionale – sottolinea Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura -. Bisogna agire assieme con politiche di aggregazione ed integrazione a livello di comparto agricolo ed industriale, rafforzando l’export, rilanciando i consumi. Bisogna passare dalla competizione sui prodotti, alla competizione sulla soddisfazione dei bisogni del cliente”.
“La produzione dell’olio di oliva destinato ad extravergine in Italia è notoriamente insufficiente a soddisfare il fabbisogno dell’industria di trasformazione e del consumo – fa notare Pierluigi Tosato, Presidente e AD Carapelli Firenze SpA, gruppo Deoleo -. Inoltre, è ancora troppo bassa la percentuale di conferimento di materia prima in strutture aggregate che possano vantaggiosamente favorire una ordinata commercializzazione del prodotto; anche su promettenti mercati esteri, come gli Stati Uniti, il Giappone e la Cina”.
In Italia il comparto dell’olio di oliva confezionato crea, ogni anno, un surplus di bilancia commerciale di circa 114 miliardi di euro. Tra aziende ed indotto (packaging, macchinari, logistica), in Italia sono oltre 10mila i dipendenti del settore oleicolo.
Deoleo, con i suoi brand, tra cui Bertolli, Carapelli e Sasso, è al primo posto nel settore olio di oliva in Italia, Spagna e Stati Uniti (fonte dati: Nielsen, dicembre 2017), con un valore netto delle vendite di 692 milioni di euro ed un volume di oltre 170 milioni di litri di olio.
Confagricoltura è l’Organizzazione di rappresentanza e tutela dell’impresa agricola italiana. I datori di lavoro associati rappresentano i due terzi del totale delle imprese del settore e assumono oltre 500 mila lavoratori. Nel comparto olivicolo rappresenta oltre 90 mila aziende, con una produzione commercializzata che supera le 100 mila tonnellate