Proposte emendative approvate

Pubblichiamo il documento della commissione XIII
DL 27/2019 - Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno alle imprese agroalimentari colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale e per l'emergenza nello stabilimento Stoppani, sito nel comune di Cogelato. C. 1718 Governo

Documento disponibile qui.

 

Tracciabilità, rintracciabilità e automatizzazione sono concetti sempre più importanti nella filiera produttiva

eAgri sta lanciando un sistema innovativo in grado di semplificarne le diverse fasi.

Sentiamo in continuazione parlare di tracciabilità e rintracciabilità ma per garantire che queste parole assumano un senso compiuto e si trasformino in pratiche quotidiane, sono necessarie piccole e grandi attenzioni che chiunque operi nei diversi settori dell'agricoltura conosce bene.

eAgri, azienda specializzata in consulenze per l’agricoltura, sta sperimentando con successo un innovativo sistema in grado di semplificare tutte le fase di produzione, trasformazione e distribuzione. 

Il sistema si basa sull'uso di Tag RFID (semplici etichette munite di un circuito elettrico in grado di registrare informazioni) e di dispositivi, quali smartphone o tablet, capaci di interagire con queste Tag e leggerne le informazioni utili.

 

 

In questa fase sperimentale ci si è concentrati sulla filiera olivicola, sui siti di produzione e trasformazione. I primi riscontri sono estremamente positivi. Le parole d’ordine sono: semplificazione e automatizzazione. 

Il sistema si pone anzitutto l’obiettivo di facilitare la compilazione del “quaderno di campagna” per i produttori, permettendone, tra l’altro, una conservazione sicura e digitale. Nel caso invece dei trasformatori e dei confezionatori, questo metodo velocizzerà l’ottenimento delle certificazioni e la compilazione dei manuali HCCP. 

Ci sarà certezza rispetto l’origine del prodotto, attraverso un codice univoco assegnato al momento della fornitura del sistema. Tutto verrà gestito tramite un’applicazione semplice ed intuitiva.

Una diversa applicazione sarà invece utile al consumatore finale per ottenere tutte le informazioni sul sito di produzione del prodotto. Questo sarà possibile scansionando dei bollini RFID applicati sulle confezioni di vendita.

I quattro pilastri della sostenibilità

AssoFrantoi, OpConfoliva e Ass.O.M. sono impegnate in una crescente attenzione verso il tema della sostenibilità.

Tale tema è stato nel tempo erroneamente associato esclusivamente all'aspetto ambientale. Quest’ultimo è però solo uno di quattro principali ambiti nei quali è necessario operare per una reale sostenibilità.

Si può, per semplificazione, affermare che la sostenibilità si poggi su quattro pilastri: ambientale, sociale, economico ed etico.

I primi tre pilastri derivano direttamente dal trattato di Amsterdam del 1997. In quell'occasione l’Unione Europea, sancì, a dieci anni esatti dal rapporto Brundtland del 1987, un nuovo accordo per uno “sviluppo armonioso delle attività umane”. 

Il primo pilastro, quello ambientale è probabilmente il più conosciuto a distanza di oltre vent'anni da quell'accordo: si basa sull'idea che il consumo di risorse debba essere proporzionato alla capacità di tali risorse di rigenerarsi. Stesso discorso per la produzione di scarti che non deve superare la quantità che il sistema è in grado di riciclare o smaltire in modo sostenibile. 

Il secondo pilastro, quello economico, strettamente interconnesso con gli altri, si riferisce evidentemente alle ricadute economiche che un’attività ha sul territorio nel quale opera e sulle popolazioni che lo abitano. Per essere sostenibile economicamente, un’azienda o una qualunque impresa pubblica o privata, dev'essere in grado di accrescere o mantenere stabili i propri parametri economici nel corso del tempo, ridistribuire nello stesso territorio la ricchezza generata dal suo sfruttamento e fare un uso attento e oculato di tutte le risorse disponibili. 

Il pilastro sociale fa riferimento a uno spirito aggregativo che renda una comunità coesa e diminuisca o azzeri le differenza sociali di genere e classe. Un territorio deve potersi riconoscere nei valori di un’azienda e crescere insieme a quest’ultima. L’azienda deve a sua volta favorire la coesione sociale, incentivando iniziative di aggregazione e condivisione. 

A questi pilastri, si deve oggi necessariamente aggiungere anche un quarto pilastro: quello etico. Tale pilastro si basa sulla necessità di garantire una giusta remunerazione a tutti gli attori della filiera che garantisca una sostenibilità e una qualità del prodotto finale. 

Bisogna ricordare, qualora ce ne fosse bisogno, che questi quattro pilastri sono strettamente interconnessi e che dovesse venire a mancare anche solo uno di questi, l’intera struttura ne risentirebbe in termini di sostenibilità.

Convegno: “Olio Extra Vergine di Oliva, Il gusto di stare bene”

Si è svolto oggi 28 Marzo, presso l’università IULM di Milano, il convegno dal titolo “Olio Extra Vergine di Oliva Il gusto di stare bene”. Oggetto dei diversi interventi che si sono susseguiti durante una mattinata ricca di spunti, è stata la relazione tra qualità dell’olio extravergine d’oliva e le sue proprietà nutrizionali e nutraceutiche.

Ha aperto il convegno il Dott. Piergiorgio Sabatini, Presidente e AD di Farm Computer System, che ha spiegato le iniziative di Unapol volte a migliorare la qualità dell’olio d’oliva.  A tale scopo, secondo il Dott. Sabatini, è necessaria una standardizzazione dei processi attraverso l’uso di certificazioni ISO.

Ha proseguito il Prof. Vincenzo Russo, Direttore Scientifico del Master in Food and Wine Communication IULM, che ha illustrato i più recenti studi sul marketing applicati al mondo delle etichette e dei prodotti di consumo come l’olio d’oliva, sull'importanza di una comunicazione chiara e su come sia fondamentale lavorare in quest’ambito per accrescere le conoscenze sul comportamento e sulle abitudini dei consumatori.

Particolarmente interessante è stato l’intervento della Dr.ssa Filomena Corbo, Prof. Associato di Chimica degli Alimenti presso il Dipartimento di FarmaciaScienze del Farmaco Università degli Studi Aldo Moro Bari, che ha evidenziato li effetti benefici dell’olio d’oliva sull'uomo, a partire già dall'età prenatale. L’olio d’oliva, sostiene la dottoressa, è assimilabile ad un “quasi farmaco” tanti sono i suoi effetti benefici. Non tutto l’olio d’oliva è però uguale: un eccellente olio da un punto di visa gastronomico, non è necessariamente sinonimo di buon olio da un punto i vista nutraceutico.

Dopo l’introduzione scientifica iniziale, la parola è passata agli attori principali della diffusione culturale e valoriale dell’olio d’oliva: degustatori gastronomici e ristoratori. Nello specifico, Paolo Zaccaria ha raccontato la sua esperienza di degustatore, giornalista e divulgatore in ambito olivicolo. Zaccaria ha rimarcato l’importanza di una degustazione consapevole dell’olio e di come ci sia ancora molta strada da compiere per colmare il divario che sussiste fra le degustazioni di vini e di olio d’oliva. Queste ultime si sono troppo spesso appiattite sul modello delle prime quando invece si configurano come un’esperienza dalle modalità differenti.

Lo chef Umberto Vezzoli e il ristoratore Angelo Fusillo hanno raccontato la loro esperienza dal loro punto di vista di ambasciatori e fruitori dell’olio extravergine d’oliva.

Interventi inattesi ma graditissimi sono stati quelli di Dr.ssa Anna Cane (ASSITOL) e Paolo Mariani (presidente FOOI). La Dottoressa Cane ha parlato della sua lunghissima esperienza di assaggiatrice. Paolo Mariani ha invece fatto un veloce punto sull’importanza dell’associazionismo in ambito olivicolo per limitare la frammentazione di produttori e trasformatori sul territorio italiano. (L’intervento completo sarà presto disponibile sulla pagine Facebook di AssoFrantoi)

Il convegno è stato chiuso da Tommaso Loiodice, presidente UNAPOL che ha riassunto i temi emersi e ha lanciato un augurio per il futuro dell’associazione richiamandola all'unità e ad un clima famigliare, utili al conseguimento degli obiettivi di UNAPOL e dell’incontro odierno: un olio di maggiore qualità e una crescente diffusione della cultura olivicola sia negli attori protagonisti che nei fruitori finali.

A seguire tutti i presenti sono stati invitato ad una degustazione.

Accordo di libero scambio UE – Giappone

Sono stati resi importanti aggiornamenti circa il trattato bilaterale UE - Giappone sul libero scambio.
Il trattato, dopo la ratifica da parte di entrambe le parti è entrato definitivamente in vigore.

Grazie ad un report pubblicato da Confaricoltura, siamo in grado di riassumere il lungo iter che ha portato a questo accordo fondamentale per gli scambi commerciali tra l'Unione Europa e il Giappone.

All'interno del report sono in oltre evidenziati tutti i dati relativi all'import-export delle due realtà.

Si legge in oltre che:


Si tratta di un Accordo economico globale tra l’Unione Europea ed il Giappone che riguarda tutti i settori produttivi, i servizi, la protezione degli investimenti e della riservatezza dei dati personali, il lavoro, gli appalti pubblici, l’ambiente e lo sviluppo sostenibile, eccetera. Nel negoziato gli obiettivi enunciati dall’Unione Europea sono stati i seguenti:

Eliminare gli ostacoli agli scambi e rendere più facile per le imprese dell'UE vendere beni e servizi in Giappone; - Aiutare l'UE ed il Giappone a delineare norme commerciali globali in linea con i nostri standard elevati e i nostri valori comuni di democrazia e Stato di diritto.